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Rocca du Fò (Via Andrea e Paolo)

 Andrea9a

[Mario sull'esposto nono tiro]

Accesso: Autostrada A10 uscita di Genova Voltri, fuori dall'autostrada ci si immette nella Via aurelia in direzione di Arenzano. Giunti alla fine di Genova Voltri, prima del ponte che scavalca il torrente Cerusa, si svolta a destra in direzione dell'ospedale addentrandosi nella Val Cerusa. Ignorata una deviazione sulla destra per l'ospedale si prosegue sino a raggiungere il paese di Fabbriche. Superato l'abitato, dopo qualche centinaio di metri, si imbocca una strada secondaria che scende sulla sinistra (indicazioni per "Via Sambugo"). Si attraversa un ponte sul torrente e si incontra una biforcazione dove si svolta a sinistra nella Via Sambugo. Superato un tornante presso le Case Brusinetti si continua sulla piccola stradina fino a giungere ad uno spiazzo con dei box alla fine della strada. Il parcheggio nello spiazzo è consentito solo ai residenti, cercare di posteggiare con discrezione nelle piazzole precedenti disponibili.

Avvicinamento: Nello spiazzo al termine della strada non si attraversa il ponticello ma si sale su un ripido sentiero che risale sulla sinistra prima di un box (cancelletto in legno nel 11/2016). Il comodo sentiero segnalato da segnavia rossi () si addentra nella vegetazione sino a guadare un piccolo ruscello. Successivamente si giunge a fianco del Rio Gava caratterizzato da alcune pozze e cascatelle. Tenendo il fiume alla propria destra si seguono gli evidenti segnavia. Saliti degli umidi sassi si nota una biforcazione dove si prosegue dritti (Il sentiero di sinistra è quello della discesa). Senza ulteriori deviazioni il sentiero in circa 10 minuti conduce alla base di un evidente diedro con scritta alla base "Via Andrea e Paolo" (25'). 

La via: La via si articola su 9 lunghezze ed è interamente attrezzata a spit. L'arrampicata non è continua e presenta diversi brevi pezzi su erba, tuttavia la salita si mantiene sempre su difficoltà costanti (IV/IV+) con qualche passaggio interessante (max V). La chiodatura è da falesia, volutamente abbondante nei punti più difficoltosi al fine di permettere l'azzeramento dei passaggi. Si tratta sicuramente di una via interessante e sono dovuti sicuramente dei complimenti a chi l'ha ideata e realizzata.


L1 (IV): Si sale un diedro molto ammanigliato (III, foto) sino alla sua sommita, poi ci si sposta sulla sinistra per attaccare una placca appoggiata che sale verso destra (IV) fino alla sosta su terrazzino
L2 (IV+): Si sale con un passo leggermente faticoso sotto una roccia aggettante (IV+) e ci si sposta sulla destra per salire una placca fessurata (IV, foto) fino al culmine del torrione dove si sosta
Collegamento: con un breve tratto su sentiero, ci si dirige leggermente a destra verso un evidente diedro liscio e verticale (Segnavia  alla base)
L3 (V): Si attacca direttamente il diedro, ricco di fix per permetterne l'eventuale azzeramento, e con un passo un po' atletico si superano le difficoltà (V, foto). Superato il diedro si giunge presso una paretina più facile ed ammanigliata (IV) che conduce alla sosta.
Collegamento: un cavetto d'acciaio permette di aggirare lo spigolo (passo esposto) e conduce fino all'attacco del tiro successivo
L4 (IV, un passo di V-): Si sale diagonalmente verso destra su roccia facile (III, foto), successivamente si ritorna verso sinistra con un passo su leggero strapiombo (V-) si giunge presso terreno più facile e infine verso la sosta
L5 (IV+, un passo di V-): Si monta su rocce appoggiate (III) sino a giungere in una sezione verticale e più impegnativa (V-, foto) superata la quale la salita diventa più facile (IV) sino alla sosta
L6 (V-): Salite alcune rocce facili (III), superato un alberello sulla sinistra, si giunge presso una placca fessurata con due blocchi incastrati (Attenzione, a quanto pare sono li da tanto, ma si muovono e sono molto grandi!) e con passi leggermente più faticosi si traversa leggermente verso sinistra (V-foto). Infine ci si sposta decisamente verso sinistra su un traverso aereo (foto), poi si sale su una caratteristica roccia aggettante (III) su cui si sosta (Testa del camaleonte).
L7 (V-): Si salgono facili roccette verso sinistra (III, tralasciare o allungare lo spit all'estrema destra) sinché si giunge presso un muretto più verticale ed impegnativo (V-, foto) che sbuca su un pianerottolo. Per arrivare alla sosta occorre superare un camino con un passaggio leggermente strapiombante (IV+)
Collegamento: comincia ora il tratto più lungo su erba e roccette. Ci si dirige verso l'evidente parete del avancorpo finale. Giunti nei pressi della parete, sempre grazie ai segnavia , ci si sposta verso sinistra sino ad individuare i fix di salita che sfruttano una linea debole di una parete apparentemente molto impegnativa.
L8 (IV+, un passo di V-): Si attacca la parete inizialmente appoggiata salendo diagonalmente verso sinistra (III+), successivamente con passi più faticosi si supera direttamente una muretto verticale (V-, foto) fino a giungere alla cima del torrione alla base dello spigolo finale dove si sosta
L9 (IV+): Si attacca lo spigolo finale sulla destra, risalendo per alcuni metri su rocce facili (IV), poi si traversa delicatamente verso sinistra (Attenzione il secondo fix non è visibile dalla sosta di partenza e si trova in perfetta linea tra il primo e il terzo, a seconda di dove si traversa lo si può trovare un po' basso!). Dopo essersi spostati sulla paretina si sale con passi facili (III+, foto) sino alla sommita della Rocca du Fò dove si sosta
Discesa: Si seguono i segnavia • che conducono ad alcune facili roccette da scendere. Poi si continua in piano sul prato per un brevissimo tratto. A questo punto si sale sulla destra sul pendio erboso sino ad una zona alberata. Sempre seguendo i segnavia, si svolta a sinistra e ci si immette in una zona di vegetazione molto fitta (talvolta il sentiero fatica a farsi strada) scendendo ora più decisamente. Si supera una piccola costruzione e si scende più ripidamente in direzione del fondo valle dove scorre il Rio Gava. In breve si giunge al punto di raccordo con il sentiero di avvicinamento e si torna verso lo spiazzo di partenza (50').
Difficoltà: D-
Tempo di percorrenza: 20' avvicinamento - 3h la via - 50' la discesa (4h 15' totali)
Materiale Utile: Corda o mezze corde da 50m, casco, 12 rinvii, fettucce e materiale per attrezzare le soste

Buona arrampicata!

Qualche scatto...



[su un aereo traverso del sesto tiro]

Andrea8
[Laura impegnata sul ottavo tiro]