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Cima Mongioia o Bric de Rubren (3340m)

 

Accesso: da Fossano per Villafalletto e quindi per la Val Varaita. Dopo Sampeyre prendere il bivio per Bellino e proseguire fino a superare la frazione di Sant'Anna. Dopo aver attraversato un ponticello si parcheggia l'auto su uno spiazzo sterrato.

Itinerario: Non appena si lascia l'automobile si prosegue sulla strada sterrata seguendo le indicazioni del cartello segnaletico sullo spiazzo per Bivacco Boerio/Passo Mongioia (Seguendo quindi il sentiero U67 e segnavia aa. Vi saranno indicazioni durante il tracciato del sentiero U26,il quale sarà comune per gran parte del tracciato per poi deviare in direzione del passo Fiutrusa). Dopo cinquecento metri di sterrato, nei pressi della Grange Cruset, si abbandona la strada sterrata per seguire la mulattiera sulla destra che passa in mezzo alle casette. La strada si trasforma gradualmente in un sentiero e, dopo aver superato un torrente su un ponticello, sale in maniera più decisa e si immette nel Vallone di Rui risalendo i pendii erbosi per mezzo di numerose tracce e scorciatoie. Sulla destra si possono ammirare le verticali pareti della Rocca Senghi su cui si può salire per una via ferrata.

Le tracce continuano a salire tra le numerose grange, poi verso quota 2400m il sentiero spiana e si accosta al torrente Varaita di Rui al centro della vallata, dove l'ambiente selvaggio permette di avvistare numerose marmotte.

   

Non appena il sentiero ricomincia a salire, ci si mantiene a sinistra del torrente per rimanere sul sentiero U67 e si prosegue in direzione nord-ovest verso il passo Mongioia guadagnando quota rapidamente. La via si fa più ripida consentendo di arrivare al passo Mongioia e quindi al bivacco Boerio in tempi modesti ma con discreta fatica. Dopo circa 3h 45' di cammino si giunge finalmente al bivacco Boerio (3089m), da qui ci si sposta sulla sinistra (verso Ovest) e si prende il sentiero che monta sulle pendici sud della Cima Mongioia segnalato da evidenti tracce ed ometti. Dopo pochi minuti di cammino ci si trova di fronte ad un bivio, tuttavia questo non è chiaramente visibile e bisogna quindi prestare attenzione agli ometti. Entrambe le vie conducono alla vetta, ma presentano difficoltà diverse

- Se si svolta a sinistra si scollina sulla dorsale francese e si sale per un facile sentiero di sfasciumi tracciato da ometti sulla ampia cresta fino alla vetta (EE)
- Se si mantiene la destra si sale per la via normale italiana, marcata da saltuari segnavia rossi sbiaditi a. la traccia prosegue tra detriti e massi e poco prima della vetta fa risalire alcune roccette (II°) che in caso di ghiaccio potrebbero presentarsi molto problematiche, ma che in condizioni normali non sono fonte di preoccupazioni (F).

Personalmente ritengo che la salita sulla via italiana e il ritorno per la facile via sulla dorsale possa essere un modo per apprezzare ancora di più l'escursione e aumentarne la varietà

[Risalendo le ultime roccette della via italiana prima della vetta]

 Al termine delle vie ci si ricongiunge alla bella croce di vetta da cui, tempo permettendo, si ha una panoramica complessiva delle alpi

Difficoltà: EE/F
Dislivello: 1500m
Tempo di salita: 4h 45'

Buona Gita!