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ROC della NIERA (tete des Toillies)  m 3177

 

 

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Accesso: Dall'uscita di Fossano sulla A6 Seguire le indicazioni per Villafalletto e Val Varaita  fino a Chianale quindi oltrepassato di poco il paese sulla sinistra imbocchiamo un ponticello sul rio Antolina e si parcheggia l'auto.

Itinerario: Lasciata l'auto si segue il sentiero U21 sulla destra orografica del Vallone Antolina ed oltrepassato il bosco di larici si giunge nei pressi di un casolare;  si prosegue sul bel sentiero fino a raggiungere il lago Bleu a quota 2522 m.

Si costeggia il lago sulla riva destra ed al bivio si abbandona quello a destra che porta al colle della Biancetta per seguire a sinistra quello che ci porta al col Longet ( 2649 m).  Qui siamo su una spianata con numerosi e bellissimi laghi

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Da sinistra lago Nero,lago Bleu e laghi Longet

Dal colle abbandoniamo il sentiero U21 e deviamo decisamente a destra e risaliamo il costone roccioso con qualche ometto in pietra fino alla quota 2815 dalla quale si scende leggermente fino al colle Blanchatre (3079 m).

A questo punto conviene prepararci per l'arrampicata con imbrago, corda qualche fettuccia e casco e poi proseguiamo ancora per la traccia  che si innalza diagonalmente per poter scegliere la nostra via di salita in quanto abbiamo due possibilità:

1a) la via normale dove troviamo l'attacco alla fine del sentiero dove c'è la lapide di Barile Peppino (3140 m) e presenta difficoltà PD- con un passaggio iniziale esposto di II°

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e poi un canale che ci porta in vetta con buoni appigli;  la via è chiodata con spit + moschettone e ci si può proteggere benissimo

2a) la via dei diedri dove l'attacco lo troviamo 50 metri prima del precedente con segnali rossi.  Questa via è tecnicamente più impegnativa ma molto più bella e sicura specialmente in caso di affollamento sulla normale dove manovre di corda tirano giù sassi.    Si attacca un diedro aperto di circa 20 metri con passaggi di III° (1 spit)

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Si prosegue obliquando a sinistra fino ad un altro spit con un passaggio di III+  quindi si affronta una fessura evidente su una paretina di circa 10 metri

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per giungere alla sella tra l'anticima e la vetta proseguendo su massi accatastati di II ed incrociando la via normale.

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Quindi riassumendo le difficoltà alpinistiche non sono elevate e entrambe le vie sono chiodate a sufficienza con spit e moschettoni  la discesa per la via normale si fa disarrampicando con facilità mentre per la via dei diedri possono essere utili due corde doppie da 15 metri

Dislivello 1300 metri tempo complessivo di salita 4 ore e 30 minuti circa

Buona gita