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Brec de Chambeyron (3389m, Via Normale)

(Vedi FOTO PERCORSO INGRANDITA)

 Foto percorso2

Nota: Si tratta di un itinerario avventuroso non sempre facile da individuare, su terreno instabile e, spesso, pericoloso. Indispensabile il casco e molta prudenza, soprattutto in presenza di più cordate. Placca finale assolutamente da non sottovalutare. Consigliabile spezzare in due giorni con pernottamento al bivacco Barenghi

Accesso: Da Cuneo si segue per Dronero e quindi per Acceglio e Chiappera. Oltrepassato questo bel paesino la stada si biforca e noi prendiamo quella di destra che sale a tratti sterrata ed a tratti asfaltata fino alle Grange Collet, dove poco prima si parcheggia l'auto.

Giorno 1: Nella strada è già visibile un cartello con indicazioni per il Bivacco Barenghi, il sentiero si addentra nel vallone dell'Infernetto con una salita che permette di guadagnare quota abbastanza rapidamente. Si continua a risalire la vallata e verso quota 2400 si raggiunge una conca pascoliva. Risalita un'altra rampa ci si trova di fronte ad indicazioni (foto) e si svolta a sinistra prendendo la traccia per il Colle dell'Infernetto (2783m, Segnavia aa) che si raggiunge in breve tempo. Si prosegue ora su sentiero pianeggiante fino a sotto la Finestra di Stroppia e, in breve tempo, sino al Bivacco Barenghi (2815m).

Giorno 2: Raggiunto il bivacco Barenghi (2815m) si prosegue sul sentiero diretto al colle della Gippiera, abbandonandolo poco dopo per dirigersi leggermente a sinistra verso il Col des Terres Jaunes. Qualche ometto indica la traccia da seguire che, prima di raggiungere il colle, devia a sinistra rimontando un conoide detritico sino all'attacco di un ripido canale, da cui inizia l'articolata via del Brec de Chambeyron (foto). Si risale un primo ripido canale, spesso innevato anche durante la stagione estiva, fino al suo culmine, poi si attraversa una cengetta e si sale un muretto ben appigliato a destra di un masso incastrato (foto, 6m, II+) che richiederà attenzione soprattutto in discesa. Si continua senza difficoltà sino a che il canale non si stringe nei pressi di un secondo grosso masso incastrato che si supera sulla sinistra con un passo di II+ (Luglio 2017 presente cordone).

Br2 secondo masso

Risaliti con fatica altri canali detritici che richiedono molta attenzione (pietre molto mobili), la salita spiana (foto) e si giunge ad una grande cengia mediana. Su terreno ora pianeggiante ma sempre infido si traversa per un po', poi si volge lo sguardo a destra per individuare uno stretto canale che sale diagonalmente verso sinistra (faccia a monte). Sempre alla ricerca degli ometti, fedeli guide in questo dedalo di cenge e detriti, si prosegue deviando verso destra. Superati alcuni facili risalti si sbuca all'uscita del ripido scivolo del Couloir Bujon, valida alternativa primaverile. Su terreno ora leggermente miglioresi sale fino a portarsi al di sotto del castelletto finale dove, nei pressi di roccia nerastra, si rimonta per roccette sino a raggiungere la base di una liscia placca, passo chiave della via. Ora è consigliabile legarsi per affrontare gli ultimi metri di salita con due tiri di corda

Br5 Placca

[La liscia placca con passo di IV, Giacomo durante la doppia di discesa]

L1 (IV): Si attacca la placca (6m) sulla sinistra sfruttando la grande fessura, prestando attenzione a non addentrarsi troppo all'interno ci si tiene dapprima sullo spigolo per poi uscire direttamente sulla liscia placca e, sfruttando gli scarsi appoggi presenti (foto), si traversa leggermente verso destra e si esce sul terrazzo sovrastante. Ancora qualche facile passo esposto su gradoni porta alla sosta attrezzata (2 fix + cordoni)

L2 (III): Si può affrontare l'umido camino, spesso ricolmo di neve fino a stagione estiva inoltrata, ma è consigliabile salire sul ripido ma molto ammanigliato muretto di destra (foto). Saliti di qualche metro si traversa sopra il camino e si giunge con facilità alla seconda sosta attrezzata con catena, proprio sul pianoro sommitale.
Discesa: Due corde doppie di massimo 20m depositano alla base della placca liscia. Da qui con molta attenzione si scende per il percorso di salita.

Br 6 vetta

[Laura e Gianluca sulla panoramica vetta]

Difficoltà: PD+ (Un passo di IV)
Dislivello: 1700m
Tempo di percorrenza: Grange Collet - Bivacco Barenghi: 2h 30'  //  Bivacco Barenghi - Brec de Chambeyron: 4h

Materiale utile: Casco (!), una corda da 50m, qualche fettuccia, eventualmente nut e friends