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CAMINO REAL

Il Camino Real si svolge prevalentemente in Perù con un breve soggiorno in Bolivia a La Paz

I mesi migliori per effettuare questo viaggio sono nella stagione secca ( giugno, luglio, agosto ).

Considerando l’altitudine elevata  ed i continui e lunghi spostamenti è considerato un viaggio molto faticoso che mette a dura prova i fisici poco allenati agli sforzi.

Gli aggettivi per definire il “Camino Real” sono molteplici ma in primo luogo: BELLISSIMO….VARIO (oceano, deserto, vette, vulcani, foreste, canyon, lagune, laghi, isole, isolotti galleggianti), INTERESSANTE per il suo passato talvolta misterioso e per il suo presente, ORIGINALE e SPLENDIDO per la sua popolazione. Il popolo andino è ospitale e soave come traspare dai loro volti, molto legati alla propria terra (la “Pachamama” ovvero “la madre terra”) e alle loro origini che si rivelano attraverso il proprio stile di vita, l’abbigliamento dai colori vivaci, i balli tipici e i suoni dei loro strumenti che assomigliano alle molteplici sonorità del vento.

Nonostante le condizioni di vita siano talvolta di estrema povertà sovente ti regalano un sorriso ed anche quella tranquillità che è parte di una grandezza interiore forse eredità del passato: la parte migliore dello “spirito Inca”.

Alla fine del viaggio attraverso i loro volti sicuramente una parte di questo “spirito” entrerà anche nella zona  più profonda di Voi con una ritrovata ricchezza d’animo.

Questo viaggio è stato fatto dal 5/8 al 27/8/2008.Volo Milano Malpensa – Lima con scalo intermedio ad Atlanta: 11ore prima tratta e 6.30 seconda tratta.

2° giorno: Lima in questa stagione si presenta perennemente coperta dalla foschia costiera (la garùa) . Ricca di musei, monasteri, conventi e chiese. Da Plaza de Armas con il Palacio del Gobierno e l’antica cattedrale.


002_-_Lima

 

Si può visitare nelle vicinanze il monastero di San Francisco con le catacombe.Trasferimento in autobus privato al Museo de la Nacion dove sono custoditi reperti delle civiltà preistoriche, precolombiane e coloniali del Perù; è anche sede di mostre temporanee come la mostra fotografica che documenta il periodo degli anni 90’ durante la dittatura di Fujimori.

Partenza per Pisco dove pernottiamo in un albergo forse unico rimasto in piedi nella zona dopo il catastrofico terremoto del 15/08/2005. Strade sventrate, ovunque case distrutte con rifugi costruiti con lamiere e tende dagli abitanti. Si cena e si dorme un notte “tranquilla”.

3° giorno: sveglia 5.30 per l’escursione con motoscafo alle Isole Ballestas. Isolotti ricoperti da uccelli il cui guano è una risorsa per gli abitanti di Pisco.Si possono osservare molte varietà di uccelli marini come le sule, i cormorani, i pellicani ed altri. Anche i pinguini di Humboldt e i leoni marini sono numerosi.

 

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Si raggiunge Huacachina dove con le folli corse dei dune baggies si sale sulle dune più alte per surfare con le tavole.Arrivo a Nasca.

 

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4° giorno: sveglia alle 5.00 per poter effettuare il volo sulle linee di Nasca

 

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Nonostante la prenotazione fatta dall’Italia il volo non è garantito e bisogna insistere e pazientare;noi riusciamo a spuntarla entro le 13.00, altri gruppi dovranno rinunciare. Si riparte per Arequipa, seconda città più grande del Perù. Si attraversa un paesaggio lunare con rare abitazioni fino ad arrivare sulla costa dell’oceano Pacifico (pare un “miraggio”). Inospitale e inquietante ,con la foschia costiera il panorama è da brivido: dune bianche sahariane si allungano fino alle onde minacciose dell’oceano.

 

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5° giorno: Visita di Arequipa (2350m.). Spendida città incorniciata dai vulcani : El Misti (5822m.), Chachani(6075m.), Pichu Pichu(5571m.). Ricca di chiese e monasteri, gli edifici sono tutti bassi a causa dei terremoti. Non lontano da Plaza de Armas si può visitare il monastero di Santa Catalina

 

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molto suggestivo che si estende in un complesso di 20000mq., il museo Santury dove è conservata la mummia di Juanita sacrificata dagli Inca 500 anni fa sulla vetta del Nevado Ampado(6310m.).

 

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6° giorno: Partenza alle 7.30 per Chivay. Si comincia a salire e tra numerosi avvistamenti di vigogne, alpaca,

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si arriva attraverso il passo di Pata Pampa(4910m.) a Chivay(3630m.)


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Per alleviare i disturbi d’altitudine  ci si può aiutare masticando foglie di coca, bevendo mate de coca o tisana di muna.

Arrivati a destinazione ci rilassiamo nelle acque termali di una piscina all’aperto(dentro 38° e fuori 5°).

7° giorno: partenza alle 6.00 per La Cruz de Condor nel Cañon del Colca (da 1000m. e 3191m. il 2° più profondo al mondo). Lungo la strada sosta a


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e Maca

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176_-_Verso_Colca_Canyon


e dopo un breve trekking con avvistamento di numerosi condor.


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Sempre attraverso il passo Pata Pampa si parte per Puno. Lungo il tragitto si possono osservare nelle lagune i fenicotteri rosa assieme ad altre varietà di volatili.

8° giorno: Puno è un porto situato sul lago Titicaca(3812m.) ed è una città particolarmente fredda Da Puno si parte con il battello per le isole. Breve sosta alle isole galleggianti Uros costruite con le totora (le canne che crescono nel lago)

 

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Proseguiamo col battello fino l’isola Amantani dove siamo ospitati nelle case degli isolani o meglio delle isolane in quanto abitate quasi totalmente da donne con i figli abbandonate dai mariti andati lontano in cerca di lavoro e non più tornati. Con un breve trekking si sale oltre i 4000m. alle rovine dedicate a Pachamama e Pachatata (“la Madre e il Padre terra”) per ammirare l’incantevole tramonto sul lago Titicaca.

 

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9° giorno: partenza alle 8.30 per l’Isola Taquile


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più turistica dell’Amantani dove gli isolani raramente si sposano con persone non originarie del posto.

Torniamo a Puno dove sulle alture della città visitiamo le torri funerarie di Sillustani.

316_-_Sillustani


10° giorno: partenza da Puno con autobus pubblico(confortevole) e dopo pochi km dalla frontiera boliviana di Kusani si arriva a Copacabana. Con il battello si raggiunge l’Isla del Sol:


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trekking sull’isola verso le rovine Inca.Da Copacabana per La Paz con bus privato attraverso lo stretto di Tiquina.

 

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11° giorno: visita di La Paz(3600m.). Città dal cielo azzurro a differenza di Lima ma con un discreto inquinamento causato dal traffico intenso delle automobili.La Paz è una città divisa in due, la parte alta e la parte bassa con due diverse amministrazioni. Il centro è situato nella parte bassa.

 

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Bisogna prestare un po’ di attenzione per non subire scippi.

Si può visitare la cattedrale di San Francesco dove anche i santi sono ornati da bandiere boliviane.

Caratteristica la via delle “streghe” dove si può trovare ogni sorta di oggetto per eseguire i riti magici compresi scheletri e feti mummificati di lama, rospi ecc. Non si può saltare la visita al museo della “coca” e ammirare il tramonto sulla città dal mirador con l’Illimani sullo sfondo.

 

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12° giorno: partenza alle 7.30 per l’escursione in mountain bike. Divertente discesa su sterrato chiamata “la Carretera della muerte” :


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da La Cumbre (4600m.)si snoda per 64km fino a Coroico (900m.) nella giungla dove ci si rilassa con un bagno in piscina ed un pranzo.

13° giorno: partenza per l’escursione sul ghiacciaio Chacaltaya (5421m.)


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Un tempo la stazione sciistica con skilift più alta del mondo(5250m.) ora raggiungibile con i mezzi per via del ritiro del ghiacciaio. Breve trekking fino alla cima dove il panorama è mozzafiato:dalla maestosità del Huayna Potosì (6088m.)


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al lago Titicaca ai laghetti multicolori.


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Da La Paz con un piccolo mezzo si raggiunge il Palca Cañon caratterizzato da enormi pinnacoli che per l’eccessiva inclinazione talvolta crollano al suolo.

 

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14° giorno:giornata ancora dedicata a La Paz  fuori programma per imprevisto (perdita passaporti di due compagni di viaggio).

Festa della “Bandera” con sfilata di bande e militari.Escursione facoltativa a Tiwanaco.

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15° giorno: avremmo dovuto fare tappa intermedia a Puno partendo il giorno prima ma lasciamo in ambasciata i nostri sfortunati compagni e partiamo per Cuzco (3326m.) con autobus pubblico(siamo tutti turisti!)  via Desaguadero (frontiera).Con foratura di pneumatico lungo il tragitto impieghiamo 13 ore di viaggio senza soste.

16° giorno: da Cuzco visita alla Valle Sagrada. Il primo sito è Pisac con le rovine Inca del tempio del Sole

 

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519_-_Pisac


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quindi Ollantaytambo con la fortezza Inca ( più che una fortezza un tempio dedicato sempre al dio Sole e alla moglie Luna) che lo sovrasta con enormi e ripide terrazze dove venivano fatte le offerte. Dalla parte opposta altre costruzioni dove sulla roccia si può osservare il profilo di un volto umano.

 

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Ultima tappa della giornata :Chinchero (3762m.) dove si può visitare sulla piazza del paese una preziosa chiesa coloniale del 1700 con dipinti d’epoca di pittori locali.

 

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17° giorno: giornata dedicata allo sport! Partiamo in pulmino alle 9.00  per raggiungere il fiume Urubamba dove faremo il rafting. Non è il periodo dell’anno in cui le rapide sono molto violente ma il divertimento è assicurato!

18° giorno: partenza per Agua Calientes (2410m.), tappa obbligatoria per salire a Machu Picchu.

 

548_-_Chinchero


Dalla Estacion San Pedro si prende il trenino che con un percorso tra strette gole del rio Urubamba e piane coltivate dopo circa 4 ore arriva alla stazione di Machu Picchu Pueblo di Agua Calientes.In questa località il clima è quello dei margini della foresta amazzonica perciò massima copertura di repellente anti mosquitos! Si può raggiungere M.P. con una ripida salita di 2 km(1ora). da A.C. oppure prendere l’autobus(8 km.).

19° giorno: sveglia alle 4.15 per poter prendere il primo autobus delle 5.00: arrivi alla fermata e sei già in coda (cosa non faresti per essere il primo turista della giornata a M.P.). Al mattino M.P si presenta sempre con nebbia e qualche pioggia poi in tarda mattinata arriva il sole.Cosa dire! Con le nebbie ancora più emozionante nell’attesa della schiarita che ti mostrerà il sito in tutta la sua grandiosità!

 

548_-_Chinchero-

 

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Con il pass puoi accedere a orari fissi al trekking(45’) di Wayna Picchu che sarebbe la famosa montagna che fa da fondo a tutte le foto di Machu Picchu. Dalla parte opposta sopra alla capanna del custode(20’) il sentiero porta al ponte Inca. Dalla cima del Wayna Picchu si può proseguire il trekking scendendo ad altre rovine(la caverna) per poi risalire con un anello di 2 ore e30 in totale.

 

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Ritorno a Cuzco in serata.

20° giorno: visita alla città di Cuzco


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detta anche l’ombelico del mondo.Si può visitare l’imponente cattedrale costruita su mura Inca con opere d’arte pittorica Cuzquena del periodo coloniale come “ L’ultima cena” con specialità locali come il cuy (porcellino d’India) ed il crocifisso El Senor de los Temblores(“Signore dei terremoti”) annerito dal fumo delle candele votive. Non lontano dalla cattedrale numerose mura di epoca Incaica e la famosa pietra con 12 angoli.

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Nel pomeriggio si visitano altri siti archeologici a cavallo: Pukapukara


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e Tambomachay


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dedicato al culto Inca dell’acqua. Discesa a piedi a Cuzco godendoci l’ultimo tramonto andino.

21° giorno: al mattino partenza da Cuzco in aereo per Lima dove dopo quasi una giornata di attesa prendiamo l’aereo per Atlanta.

22° giorno: Atlanta con destinazione Malpensa

23° giorno : arrivo in Italia