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Ciappe du Ciuin - "Sperone dell'Oasi"

Informazioni generali: La via non presenta grande continuità ma ci sono comunque passaggi interessanti che rendono la via non banale, soprattutto in giornate un po’ umide. La via è quasi interamente attrezzata, richiede qualche integrazione con fettucce e un nut/friend per proteggere l’uscita da un camino sull’ultimo tiro. I tiri di corda non sono tassativi, possono essere spezzettati e/o cambiati in quanto non ci sono soste artificiali.

Accesso: Sulla A10 si esce a Pietra Ligure, poi si segue per Loano dove si svolterà a destra seguendo le indicazioni per Verzi o per Monte Carmo. Passata la località di Verzi, si prosegue sulla strada che sale tra i boschi. Con diversi tornanti, la strada, divenuta sterrata, porta fino alla località di Castagnabanca (600m), dove si parcheggia l’auto nell’ampia piazzola. Lasciata l’auto si seguono le indicazioni su un cartello in legno (foto) per la Rocca dell’Aia, prendendo quindi la strada sterrata che sale sulla destra del parcheggio. Ignorando poi il sentiero a destra che conduce al rifugio Pian delle Bosse, si prosegue sulla strada che in un primo momento sale e poi comincia a scendere. Presto si incontra un sentiero che si stacca sulla destra della carrareccia (foto, segnavia), lo si imbocca e in breve tempo la vista si apre sulla Rocca dell’Aia (foto). Si prende una diramazione sulla destra (ometti, foto) che sale ripida nel bosco. Successivamente si incontra il segnavia del sentiero delle Terre Alte aa, seguendo la traccia verso sinistra si costeggiano i contrafforti delle Ciappe du Ciuin. In breve tempo si raggiunge un solco per l’acqua piovana dove si abbandona il sentiero delle Terre Alte per risalire sulla destra. Con traccia quasi assente si monta tra la pietre e vegetazione e, con occhio attento sulla destra, si scorge un’evidente torrione con un fix viola che segnala l’inizio della via Sperone dell’Oasi.

La Via: La via, se si dispone di una corda di almeno 50m, si può riassumere in cinque tiri.

L1: (IV) Si attacca una placca molto liscia, soprattutto nelle umide mattinate invernali potrebbe essere molto viscida. Giunti su un piccolo terrazzino si sfrutta una fessura per superare un passaggio un po' più ostico sulla sinistra (foto), poi si prosegue su difficoltà più moderate fino alla base di un torrione, dove si può sostare un albero

L2: (IV) Si affronta il torrione sulla sinistra (foto), poi portandosi al centro si sale fino alla sommità. Raggiunto un piccolo terrazzino ci si immette su una placca liscia ma molto appoggiata. Giunti nei pressi di un muretto più verticale si può sostare su un albero

L3: (III+) Si attacca la placca da destra (foto) e, prestando un po’ di attenzione, ci si dirige verso il primo spit. Superato il muretto si prosegue sempre su difficoltà omogenea fino ad un terrazzino, sosta su albero

L4: (III+) Superato un piccolo torrione (foto) si prosegue per placche più facili verso il culmine dello sperone dove poco prima si sosta su speroni rocciosi.

Dopo la sosta si sale verso la sommità (foto), poi, senza rimanere troppo in alto, si traversa con un po’ di attenzione verso sinistra sfruttando le spaccature della roccia (foto) e si disarrampica (2+) raggiungendo il boschetto. A questo punto si prosegue su una traccia a destra che si inoltra nella vegetazione in direzione del torrione sommitale delle Ciappe. Circa cinquanta metri di sentiero di raccordo e si giunge alla base dell’ultimo tiro di corda, segnalato da un ometto.

L5: (IV) Si attacca sulla sinistra l’evidente camino (foto), poi ci si dirige al centro con passi un po’ più delicati verso l’unico spit del camino. Spostandosi ancora sulla destra ci si dirige verso la cima del camino (opportuno integrare con un nut/friend), poi si prosegue facilmente fino ad attaccare l’ultimo diedro che consente di raggiungere il terrazzino sommitale, dove si sosta su spuntoni.

Discesa: si prosegue nel bosco in direzione N/NE fino ad intercettare un sentiero che in breve tempo conduce al rifugio Pian delle Bosse, da qui si scende per evidente sentiero verso la località di Castagnabanca.

Tempi di percorrenza: 40’ di avvicinamento, 2h 30’ la via
Difficoltà: AD
Dislivello: 150m di arrampicata
Materiale Utile: Corda da 50m, 7-8 rinvii, fettucce ed eventualmente nut/friend per l’ultimo tiro

Alcuni scatti...

OasiTiro1[Affrontando il primo tiro di corda]

[Sulla liscia placca del secondo tiro]

Buona gita!