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 Pointe du Fond de Chambeyron (3128m)

(FOTO PERCORSO)

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[L'anticima della Pointe du Fond vista dal passo Terre Nere]

Accesso: Da Cuneo si segue per Dronero e quindi per Acceglio e Chiappera. Oltrepassato questo bel paesino la stada si biforca e noi prendiamo quella di destra che sale a tratti sterrata ed a tratti asfaltata fino alle Grange Collet, dove poco prima parcheggiamo l'auto.
Itinerario: Nella strada è già visibile un segnavia con indicazioni per il colle di ciaslaras (indicazioni che seguiremo quasi sino al colle stesso, dove poco prima si devierà per il passo delle Terre Nere), il sentiero si addentra nel vallone dell'Infernetto con una salita che permette di guadagnare quota abbastanza rapidamente. Si continua a risalire la vallata e verso quota 2400 si raggiunge una conca pascoliva (è consigliabile fare attenzione ai cani dei pastori che, talvolta, non sembrano molto socievoli e obbedienti). Risalita un'altra rampa ci si trova di fronte ad indicazioni (foto), si ignorano le indicazioni per il colle dell'Infernetto e si prosegue nell'ultima parte della vallata superando alcune pozze d'acqua (Laghi dell'Infernetto). Risalendo poi il ripido pendio detritico che conduce al colle di Ciaslaras, verso metà salita ci si imbatte in un un bivio (2850m ca), dove si svolta a sinistra seguendo il segnavia azzurro-rosso aa (Sentiero Roberto Cavallero, SRC). il sentiero prosegue dapprima mezzacosta, poi risale ripidamente il versante detritico che culmina nel tratto roccioso attrezzato con catena (3000m ca.). Dopo aver salito alcuni metri, si traversa espostamente ma senza difficoltà sulla sinistra attraversando una stretta cengia, vero balconcino sul vallone dell'infernetto.

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La cengia si fa via via più larga e in breve si giunge risalite ancora delle roccette alla passo Terre Nere, con splendido colpo d'occhio sul Lago dei Nove Colori e sul massiccio dello Chambeyron.
Raggiunto il passo Terre Nere (3035m) si prosegue sul sentiero Roberto Cavallero per un centinaio di metri in leggera discesa, successivamente si abbandona per dirigersi a sinistra verso un colletto subito prima del primo grande risalto (foto). Si passa a questo punto sul versante italiano (Est) traversando per una decina di metri. Raggiunto un comodo pianerottolo si risale direttamente a destra per facili roccette sino a portarsi a ridosso del filo di cresta. Si prosegue ora su terreno facile ma un poco esposto sul versante italiano sino a superare un torrione e a giungere proprio sul filo di cresta, con aperta vista sul lago dei nove colori. Si continua sulla cresta, sempre con attenzione, in parte sul filo e in parte sul lato francese con la vetta ora più chiaramente in vista. Giunti alla base di una ripida parete, si nota un camino con un masso incastrato, passo chiave della salita.

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Si attacca il camino in spaccata salendo sopra il masso incastrato (fotoIII+, 5m), poi si risale la paretina a destra in esposizione e con rocce leggermente aggettanti (III+, 4m,scarse possibità di protezione) giungendo su un comodo pianoro. Da qui si prosegue senza più difficoltà sulla bifida vetta. 

PointeVetta

[In vetta, sfondo Tete de l'Homme]

Discesa: Si ritorna fino alla sommità del passo chiave dove si trova un cordone su spuntone poco accennato (7/2017) da cui si fa una calata di una decina di metri che deposita alla base del camino. Da qui si ritorna sul percorso di salito sino al passo Terre Nere e, quindi, fino alle Grange Collet.

Difficoltà: PD+ (Passo di III+)
Dislivello: 1300m
Tempo di salita: 5 h (Percorso da individuare)
Materiale utile: Spezzone di corda 30m, eventualmente nut/friend, materiale per corda doppia