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Monte Elbrus (5643 m)

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L' Elbrus é la montagna più alta d'Europa e si trova nel Caucaso non ha difficoltà tecniche di salita ma la cima si fa sospirare per la lunghezza dello sviluppo.

La salita può essere effettuata in diversi modi:

1°) Pernottamento ai Barrels con salita diretta alla vetta e dislivello di 1900 metri (sconsigliabile se non c'é un ottimo acclimatamento ed allenamento)

2°) Pernottamento al Rifugio Pryut a quota 4070m dove, oltre al rifugio, ci sono delle confortevoli "baracche" e delle agenzie russe offrono i loro servizi di cucina ed accompagnatori + guide;  il dislivello qui si riduce a 1500 m

3°) Pernottamento in tenda alle rocce Pastukhov (4635 m) riducendo il dislivello di salita alla cima a 1000m circa

4°) Pernottamento ai Barrels e trasporto con gatto delle nevi fino alle rocce Pastukhov al costo di 35 Euro a persona (anno 2009)

Premesso questo descrivo la mia esperienza:

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[Rifugio Pryut]

1° giorno: Volo Malpensa-Mosca  Compagnia mista Aerflot/Alitalia alle 14e55 con arrivo a Mosca alle ore 20e50 (causa differenza fuso orario di 2 ore e purtroppo il volo seguente per Mineralnye Wody (tradotto "Acqua Minerale") parte solo la mattina dopo e ci costringe ad una notte con transfer a Mosca abbastanza costosa.

2° giorno: Partenza da Mosca alle ore 9 e 20  ed arrivo a Mineralnye Wody alle ore 11 e 20 e subito transfer per Azau della durata di circa 3 ore; sistemazione in hotel

3° giorno: Dato che siamo assistiti dai servizi di una Agenzia russa per avere le facilitazioni della logistica e della sistemazione nei Barrels (dormitori presso l'ultima stazione degli impianti sciistici a quota 3700 m) dobbiamo usufruire anche di una guida russa piena di buona volontà ma lontana dalla realtà tecnica dei paesi europei. Iniziamo con una salita di acclimatazione al Monte Cheget dove saliamo con impianti a fune fino a 3200 m e poi ne aggiungiamo altri 250 m a piedi con un comodo sentiero fino alla cima del Cheget a quota 3460 m.

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[Panorama dal Cheget]

4° giorno: Ore 9 partenza per trekking al Terskol peak dove c'é un osservatorio; dato che siamo abbastanza in forma decidiamo di continuare la salita fino a percorre 1300 m di dislivello fino a quota 3400 m ca dove c'é un cippo della seconda guerra mondiale.

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[Terksol Peak]

5° giorno: Trasferimento dall'Hotel ai Barrels a quota 3700 m con tre tronconi di impianti a fune portandoci una brava e sempre disponibile cuoca oltre a 30 Kg di viveri.

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Prendiamo posto al nostro rifugio-container che é confortevole e provvisto di corrente elettrica e di riscaldamento ma data l'alta temperatura alta da quasi fastidio.    Terminato il deposito materiali partiamo subito per le rocce Pastukhov a quota 4500 m facendo quindi 1000 m di dislivello ed impiegando 3 ore e 30 e rientrando per la cena.

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Rocce Pastukhov

6° giorno: La nostra guida sta approfittando troppo del bel tempo che ci assiste e si rifiuta di farci fare il 1° tentativo alla vetta, invece ci "ordina" un giorno di riposo. La scelta sembrerebbe sensata ma il meteo con le previsioni in internet ci dice che il giorno successivo al riposo non sarebbe stato buono. Alle nostre insistenze ci risponde un secco "niet"

7°giorno: Il nostro russo che vanta (detto da lui) ascensioni al Cerro Torre e numerosissimi 7000 ha intenzione di farci una giornata di scuola di alpinismo ma purtroppo per lui termina miseramente, in quanto le sue tecniche su neve e ghiaccio sono molto datate e controproducenti; per non offenderlo facciamo quello che dice e cerchiamo di andare a letto presto.

8° giorno: Parte di noi decide di salire a piedi dai Barrels e parte con il gatto delle nevi. Già all'uscita dei primi a piedi si sente un vento fortissimo con cielo stellato ma verso la Georgia si vedono fulmini che sembrano fuochi artificiali. Quando partiamo noi alle 4 e 30 la sensazione é che se cessa il vento il tempo peggiorerà sicuramente. Ricompattiamo il gruppo alle rocce Pastukhov a quota 4600m ed iniziamo a salire armati di occhialoni, maschere in neoprene e moffole con sottoguanti; arrivati al lunghissimo traverso che inizia a quota 4750 ca il vento ci spinge al contrario aumentando notevolmente lo sforzo già alto per la quota. Traversiamo in ascesa per circa 3 ore e nel frattempo scende la nebbia sempre più fitta e la neve ghiacciata ci colpisce le parti dl viso rimaste scoperte; questa situazione non ci permette di mangiare e bere qualcosa né di riprendere fiato ma ci impegna anche mentalmente cercando di mantenere la determinazione che già era dentro di noi. Siamo a quota 5200m e dopo un breve consiglio tra di noi si decide di proseguire.

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[Inizio del traverso interminabile]

Il traverso è interminabile ma sta spianando  quindi si intuisce  che siamo in prossimità della sella tra la cima Ovest e la cima Est. A questo punto si sente un rumore non ben definito e col naso all'insù guardiamo se si tratta di una slavina o del cedimento di un saracco dalla est ma capiamo subito che si é trattato di un fulmine che ha scaricato molto vicino a noi e subito ne ha seguito un altro. Qualcuno di noi inizia a dare segni di cedimento dovuto dalle condizioni meteo ed alla quota e sommando tutti questi fattori si decide sensatamente che a quota 5400m rientriamo con il disappunto di una persona che é priva di qualsiasi esperienza alpinistica e con l'approvazione degli altri che conoscono bene cosa significano questi segnali. Quindi ritorno ai Barrels per l'ultimo pernottamento.

9° giorno: Dai Barrels ritorniamo ad Azau per comprare i soliti ricordi con cena e pernottamento

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10° giorno: Avvicinamento all'aeroporto con un pulmino e pernottamento all'Hotel Intourist nella città di Pyatigorsk a 25 Km dall'aeroporto di Mineralnye Wody

11° giorno: Aeroporto Mineralnye Wody per Mosca Sheremetyevo 1 e da qui transfer per Mosca Sheremetyevo 2 - Malpensa

Consigli sull'esperienza vissuta:

L'agenzia russa purtroppo é quasi indispensabile ma bisognerebbe poter fare a meno della guida per non essere condizionati dai giorni fissi di salita ed avere quindi la possibilità di scegliere il giorno in funzione delle previsioni meteo e non dalle esigenze commerciali delle guide e delle agenzie

Buon viaggio