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Rocca di Perti (Via Simonetta)

Simonetta3

Accesso stradale: Autostrada A10, uscita presso Finale Ligure. Alla rotonda si scende verso Finalborgo, poi alla rotonda successiva si svolta a sinistra e dopo un ponticello nuovamente a sinistra in direzione di Calice Ligure. Non appena si supera il ponte dell’autostrada si percorrono ancora 900m e si svolta destra in una stradina nei pressi di uno spiazzo. La strada sale e passa nuovamente sotto l’autostrada attraverso una piccola galleria. Poco dopo, presso una biforcazione si svolta a sinistra su una strada sterrata e si prosegue fino ad un tornante dove si parcheggia l’auto.
Avvicinamento: Lasciata l’auto si prosegue sulla sterrata per 300 metri, poi si prende un sentiero sulla sinistra (indicazioni per “Falesia dei tre porcellini”). Il sentiero sale ripidamente e nei pressi della parete sud della rocca si biforca, si prende quello a sinistra e con tracce di sentiero si costeggia tutta la parete in direzione Nord-Ovest fino ad arrivare all'attacco della via storica “Simonetta”, nei pressi di uno spiazzo (foto di L1). Sono inoltre presenti numerose varianti, tra cui una dopo L5 dalle difficoltà di V/V+ qui non recensita. Si segnala inoltre la presenza di una possibile via di fuga dopo L5, ci si inoltra nel boschetto seguendo una traccia e si giunge sulla sommità con un passaggio di III+ aiutato da corda fissa.

La viaLa via è interamente attrezzata a resinati e vecchi chiodi, integrare con protezioni veloci non è quasi mai necessario se non in qualche punto della via (L7), tuttavia potrebbe essere utile farlo comunque per avvicinarsi alle vie di stampo classico. Tutte le soste sono attrezzate tranne la prima che si fa su alberi.

L1: Si sale su roccia facile ed appoggiata, poi si piega verso destra con un traverso ascendente (foto, III+) sino a giungere sotto un diedro un po’ liscio (IV) dove si termina la traversata e si sale nel diedro che, superato, conduce ad un ripiano con alberelli dove si sosta (Resinati, sosta su albero)

L2: Si supera un saltino di roccia direttamente (III+) e si giunge su un comodo tratto su sentiero che svolta a sinistra e porta alla base di un muretto

L3: Si attacca il muretto con scarse prese per le mani (V-) e si giunge su un pianerottolo intermedio, poi si attacca la parete principale, dapprima più facile poi più difficile (fotoV-) dove una lama aiuta a superare la liscia placca e conduce su una caratteristica roccia rossastra dove si traversa con scarsi appoggi ma buone prese verso destra fino ad un terrazzino con sosta a tre resinati. (resinati)

L4: si attacca l’evidente diedro a destra della sosta e, con passi un po’ scomodi (fotoIV), lo si supera e prosegue paralleli alla parete da sinistra verso destra sino alla comoda sosta su due resinati (resinati). Si segue il sentiero e si aprono a questo punto due possibilità

L5 – Originale: Si segue il sentiero verso sinistra sino ad un gradino sotto un marcato pilastro (scritta SIMONETTA). Si affronta il pilastro con passi resi sempre più faticosi dai continui passaggi (V) e si giunge in un boschetto (Resinati, Sosta su resinati o albero)

L5 – Variante Josephine: Poco prima di L5 (originale) si nota in mezzo agli albero la scritta “P. JOSE”. Si superano con buona tecnica di piedi i primi metri  (V), poi si prosegue su roccia ben ammanigliata (IV) fino a deviare leggermente verso sinistra in una sosta con resinati situata in una nicchia di roccia (resinati). Dalla sosta si traversa con attenzione per pochi metri verso sinistra e, scendendo un gradino, ci si ricongiunge immediatamente con la fine di L5 (originale)

L6: Ci si sposta verso sinistra sino alla scritta “SIMONETTA”. Si sale su facili gradoni sino ad un alberello (foto) dove si devia sulla rampa a destra (IV). Si supera un albero e andando verso destra, con roccia che spancia un po’, si aggirano alcune lame sino a vedere chiaramente la sosta con catena su un terrazzino che si raggiunge con passi un po’ esposti verso destra

L7: Si attacca un piccolo strapiombo che si supera abbastanza agevolmente grazie ai buoni appigli (IV+, resinato raggiungibili immediatamente). Superato lo strapiombo si prosegue lungo la fessura che sale leggermente verso destra (IV, Resinato alto, consigliato integrare!).si sbuca sul pianerottolo sommitale dove a piacere si può sostare su due resinati o sfruttare i robusti alberelli poco più in alto

Discesa: Si segue il sentiero che esce dalla via e si prende la prima deviazione a destra che conduce sul sentiero Via del Purchin (Segnavia VP o bianco-rosso) che scende comodamente nel bosco in direzione Sud-Est. Si incontra ancora un bivio nei pressi di un cartello segnaletico si prosegue a destra e, costeggiando la parete sud della Rocca di Perti, si giunge ad una vecchia Cava. Qui si prosegue su strada sterrata fino allo spiazzo dove si ha l’auto.

Difficoltà: AD+

Tempo di percorrenza: 3h, molto variabile a seconda della frequentazione (molte code)
Materiale utile: Due mezze corde da 50m, casco, 8/10 rinvii, fettucce e attrezzatura per le soste